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Flauto Magico 2016 Padova - Rovigo - Bassano del Grappa

DIE ZAUBERFLÖTE
Regia Federico Bertolani
Scene Giulio Magnetto
Costumi Manuel Pedretti

NOTE REGIA
Due ragazzi, in una notte qualunque si perdono in una periferie metropolitana, l’ambiente attorno a loro non è certo dei più rassicuranti: barboni, prostitute, spacciatori e polizziotti corrotti ma i giovani sembrano non curarsene presi dal loro amore e forti della loro spensieratezza . 
Ad un tratto tre malviventi li aggrediscono e mentre la ragazza riesce a scappare il povero Tamino rimane a terra in bilico fra la vita e la morte.
In questa dimensione, sospesa fra il reale e l’irreale fra la vita e il sogno, dal corpo esamine di Tamino il suo spirito si distacca per iniziare un nuovo viaggio un magico percorso.
Improvvisamente il realismo della prima scena cede il posto alla magia alla favola: le tre prostitute divengono tre seguaci della Regina della notte pronte a salvare il giovane Tamino dal serpente così come lo schivo senzatetto si rivela uno strano uomo e un valido compagno di viaggio.
Inizia la magia Mozartiana!
La periferia si rivela un luogo incantato fatto di passaggi segreti e muri che nascondono realtà altre; appaiono bambini fatati, regine diperate e oggetti prodigiosi.
Infine appare anche lei la ragazza dell’inizio, ma ora è in pericolo! 
O forse no?
Ed è proprio questo l’interrogativo che sta alla base del viaggio di Tamino, Pamina è stata Rapita da Sarastro come sostiene la madre o il vecchio "guru" l’ha solo sottratta ad una vita basata sulla menzogna e sul rancore?
Il giovane uomo scortato da i tre ragazzini con l’aiuto di Pappagheno  ma soprattutto grazie alla sua nobiltà d’animo riuscirà ad entrare in contatto con la verità, quella con la V maiuscola e sorpassare le prove per entrare a far parte dei seguaci di Sarastro.
​Il viaggio per la conoscenza si è concluso; Tamino ha dimostrato di essere un uomo! Ora magicamente la sua essenza si ricongiunge al suo corpo e insieme alla Pamina reale  può dare inizio alla sua nuova vita!
FEDERICO BERTOLANI


[…]La regia è affidata a Federico Bertolani... che disegna una lettura circolare del capolavoro mozartiano, facendo coincidere scenicamente il primo quadro e l'ultimo: siamo in una piazza, un luogo dove la prostituzione non sembra essere perseguita per legge, e ci sono tre peripatetiche, che diventeranno le tre Dame del Flauto Magico (usiamo la dizione italiana, più familiare a noi e ai nostri lettori), ma c'è anche un barbone mendicante che diventerà Papageno; qui irrompe Tamino inseguito da alcuni malavitosi criminali che lo uccidono... Tutto questo sulla sinfonia iniziale. E il corpo di Tamino sarà sempre presente in un angolo della scena, steso a terra, esanime. Finché alla fine, superate le prove previste per diventare massone (cioè essere accolto nella cerchia degli iniziati) risusciterà per vivere gioisamente la propria vita insieme all'amata Pamina.
IL GIORNALE DELLA MUSICA, Athos Trombini

Se all’apertura del sipario sembrava subito chiara l’ambientazione dell’opera in una malfamata periferia contemporanea, l’intreccio viene invece riportato in una dimensione onirica e fiabesca grazie all’espediente del sogno di un Tamino che perde i sensi dopo essere stato assalito da tre malviventi, umanizzazione del serpente previsto dalla trama.
AMADEUSONLINE, Alessandro Tommasi



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